martedì 28 maggio 2013

Bocconcini di pollo timo e limone



Oggi mi sono ritrovata tra le mani un petto di pollo tenero e rosato, pronto per essere deliziosamente gustato in tutta la sua morbidezza. Nei giorni passati ho dovuto dedicarmi alla raccolta del timo perché aveva del tutto coperto la menta che stentava a crescere, assediata dal suo dolce invasore. Avevo quindi bisogno di una ricetta che mi aiutasse ad utilizzare la quantità esorbitante di timo che ho fatto essiccare e quel petto di pollo tondo e gonfio, desideroso di coccole. Ho così preparato degli sfiziosissimi bocconcini di pollo al timo e limone che hanno letteralmente deliziato palato e partner. Ecco qui la mia personale (oltre che semplicissima) ricetta, leggera e saporita per un piattino da urlo...

Ingredienti (per 2-3 persone):
Un petto di pollo
Timo
1 limone
Latte
Sale
Scalogno
Noce moscata
Olio
Farina

Tagliate il pollo in tanti deliziosi bocconcini, possibilmente della stessa misura e successivamente infarinateli scuotendoli per liberarli dall’eccedenza.
Fate soffriggere in poco olio lo scalogno (quantità a vostro piacimento) e fatevi dorare su tutti i lati i bocconcini di pollo. Aggiungete il timo, il succo di un limone, un po’ di latte, salate e aggiungete un pizzico di noce moscata. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere per una ventina di minuti controllando di tanto in tanto che il sughetto non si asciughi troppo ed eventualmente aggiungendo altro latte.
Ed ecco pronti i vostri profumatissimi bocconcini che si sciolgono in bocca. Io li ho accompagnati con un vino rosso francese rosato e fruttato ed una deliziosa insalatina di rucola.

Il latte é poco sostanzioso, potete eventualmente sostituirlo con della panna liquida, per ottenere una squisita cremina nella quale i vostri bocconcini (ed il vostro partner) annegheranno di piacere.




domenica 19 maggio 2013

Trofie con pesto alla genovese



Ieri sono andata al Salone del Libro di Torino e per poter lasciare spazio ai libri che avrei comprato ho sacrificato l'ombrello. Naturalmente quando è arrivato il momento di uscire dalla fiera era in atto un vero e proprio nubifragio che mi ha completamente lavata. Il tragitto fino alla metro è stato incredibile, gocciolavo dappertutto ma sono riuscita a proteggere i libri tenendo ben arrotolate le buste che li contenevano. Ovviamente per far questo e dato il peso dei volumi non ho potuto correre più di tanto ma sono rimasta a passeggiare inerme sotto l'acqua che scrosciava. Dall'uscita della metro all'auto è stata un'altra avventura, ma devo dire che, ormai rassegnata ad essere impregnata d'acqua, mi sono resa conto che non c'è assolutamente nulla di tragico a bagnarsi sotto la pioggia. Se ci si mette l'anima in pace si riscopre qualcosa di selvaggio e naturale a non essere protetti da un ombrello. In balia della natura, tornando a casa e senza doversi preoccupare di trucco che scivola via e capelli che si spettinano, è stata una riscoperta di sensazioni dimenticate da tempo, quando si andava a scuola e ci si vergognava a coprirsi perché solo chi non aveva l'ombrello era un vero duro... comunque, piacevole o no, sono arrivata a casa completamente bagnata ed infreddolita, e avevo davvero voglia di qualcosa di caldo. Visto che avevo del basilico fresco in giardino che sta cercando di galleggiare tra gli acquazzoni di questi giorni ho deciso di prenderlo e preparare del buon pesto. Il tramezzino del pranzo mangiato tra gli stand doveva essere rimpiazzato da qualcosa di ben più appetitoso e avevo voglia di una cenetta un po' calda e speciale. Trofie calde, pesto succoso, un vestitino sexy ed ecco pronto un sabato sera appetitoso.
Premetto che io non aggiungo mai aglio nei miei piatti, ma siccome la ricetta originale lo prevede io l'ho inserito. Vi assicuro che il pesto è ottimo anche senza aglio e ne guadagneranno i vostri baci post-cena.

Ingredienti:
Pesto alla Genovese
Basilico fresco (circa 40 foglie)
Pinoli (2 cucchiai)
Aglio (uno spicchio, a piacere)
Grana grattugiato (40gr)
Pecorino grattugiato (40gr)
Olio evo
Sale grosso

Il vero pesto alla genovese deve essere lavorato velocemente nel mortaio, proprio da questo movimento questo delizioso condimento prende il nome. Se non avete il mortaio o non avete tempo potete provare ad utilizzare il frullatore ma unite il basilico come ultimo ingrediente di modo che rimanga il meno possibile a contatto con le lame.
Unite in un mortaio i pinoli,  le foglie di basilico lavate e ben asciugate, l'aglio (se volete) e qualche granello di sale e lavoratelo finché non sarà diventato omogeneo. Poi incorporate l'olio a filo in modo da ottenere una consistenza cremosa. Unite ancora grana e pecorino, continuando a mescolare in modo da amalgamare bene la crema e ponete in frigorifero per almeno un'oretta.
Al momento di unire il pesto alla pasta (io ho utilizzato le trofie che si accompagnano perfettamente a questo condimento) aggiungetevi un cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta ed amalgamate bene il tutto.
Un primo piatto delizioso, tipico della tradizione ligure che sa di mare e di estate, anche se qui purtroppo il freddo persiste. Io ho preparato delle bruschette con pomodorini e acciughe come antipasto e del pesce al cartoccio come secondo. Un fantastico vino bianco ad accompagnare il tutto e fragole con gelato per dessert.

Ecco qualche immagine dal Salone, quella all'esterno sono riuscita a scattarla prima del diluvio.







Involtini di bresaola robiola e rucola


Quando il clima si fa bollente ed una serata sul terrazzo o in giardino è da preludio ad una vorticosa notte tra le lenzuola oppure per un picnic romantico su un prato costellato di margherite potete preparare questi deliziosi involtini. La bresaola e la robiola si fondono in un mix di dolce morbidezza e avvolgeranno la vostra lingua di sensazioni vellutate. Affondate il palato nella cremosità del formaggio, vi verrà voglia di mordere e aggredire giocosamente qualcosa di più carnale. Assaporate ogni percezione e giocate a scoprire nuove emozioni, soddisfate ogni vostro gusto senza timore.

Ingredienti:
Bresaola
Robiola (o altro formaggio cremoso delicato)
Rucola (un pugno)
Pepe nero
Olio evo (a piacere)

Allargate per bene le fette di bresaola, se sono spesse potete utilizzarne una sola per ogni involtino, altrimenti vi consiglio di sovrapporne due.
In una ciotola mescolate la robiola alla rucola tritata finemente, aggiungete del pepe e se volete un filo di olio evo. Amalgamate bene gli ingredienti, poi disponete la crema sulle fette di bresaola ed arrotolatele.
I vostri deliziosi involtini sono pronti, gustateveli morbidamente…


giovedì 16 maggio 2013

Friselle pomodorini e rucola


Le friselle sono pazzescamente semplici da preparare e davvero versatili. Si possono condire con pomodorini freschi e rucola, oppure con feta e olive nere o con capperi e acciughe… insomma potete veramente sbizzarrirvi e sono un ottimo antipasto freddo o stuzzichino da buffet.
Deliziose per picnic all’aperto o per una romantica fuga d’amore al parco.
Per assaporare le friselle occorre solo bagnarle sotto l’acqua corrente per qualche secondo, non troppo altrimenti tenderanno a disfarsi, non troppo poco altrimenti resteranno troppo croccanti. Dovete voi sperimentare e adattarle al vostro gusto. Una volta bagnate possono essere condite con ogni genere di ingrediente, io le adoro con pomodoro fresco, origano e rucola ma potete aggiungere la mozzarella tagliata a dadini o ogni altra cosa vi possa venire in mente.

Ingredienti:
Friselle
Pomodorini freschi
Rucola
Origano
Olio evo
Sale
Peperoncino (a piacere)

Bagnare le friselle sotto acqua corrente e disporle in un piatto da portata.
Tagliate i pomodorini finemente e conditeli con olio, sale, origano e peperoncino. Disponete il condimento sulle friselle e aggiungete la rucola sminuzzata.
Ed eccole deliziosamente pronte, talmente leggere e gustose da divorarne una dietro l’altra. Obbligatorio leccarsi le dita impregnate di squisitezza.


lunedì 6 maggio 2013

Cous cous con verdure


Un primo speziato e gustoso, delicato e romantico, che con i suoi sapori vi trasporterà in un’atmosfera orientaleggiante ed esotica. Zenzero e curry stimoleranno i vostri sensi e inebrieranno le vostri menti. Per una serata a tema, preparate anche del tè alla menta e accendete candele al sandalo e tenete le luci basse. Cuscini con ornamenti dorati pronti ad accogliervi sul divano sono d’obbligo, quando le spezie vi porteranno il sangue all'ebollizione potrete affondare i vostri corpi in morbide stoffe profumate.

Ingredienti (per 3-4 persone):
1 bicchiere di acqua
1 bicchiere di cous cous precotto (stessa quantità dell’acqua)
2 zucchine
2 carote
Germogli di soia
¼ di Cipolla
Burro
Olio d’oliva
Salsa di soia
Curry
Zenzero
Peperoncino piccante in polvere


Sminuzzate la cipolla, mettetela a soffriggere nell’olio bollente e quando inizierà ad imbiondire aggiungete carote e zucchine tritate finemente. 


Lasciate soffriggere le verdure e nel frattempo preparate il cous cous.
Mettete a bollire l’acqua con un goccino d’olio. 


Quando bollirà, spegnete la fiamma e aggiungete il cous cous. Mescolate e lasciate gonfiare il cous cous per cinque minuti circa, sempre a fiamma spenta. 


Aggiungete il burro a pezzettini, accendete la fiamma bassissima e fate sciogliere il burro continuando a mescolare e schiacciando con i rebbi di una forchetta. 


Quando il burro sarà sciolto il vostro cous cous sarà pronto, spegnete quindi la fiamma ed attendete che le verdure siano cotte. Quando le verdure saranno cotte ma ancora croccanti, salatele leggermente (non  esagerate, il sale sarà aggiunto attraverso la salsa di soia), aggiungete i germogli di soia (che devono restare croccanti) ed il cous cous, mescolando per amalgamare tutti gli ingredienti. Aggiungete ora la salsa di soia e le spezie, continuando a mescolare il tutto. Il vostro cous cous è pronto, non vi resta che servirlo in una tajine o in un piatto di portata o utilizzare delle vaschette monoporzione, guarnendole con qualche fogliolina di menta.


Lasciatevi trasportare dall’atmosfera, vivete il deserto ed il suo calore, il sangue bollente nelle vene e la libertà dell’aria con il suo profumo esotico. Vestitevi di veli e di naturalezza, profumatevi di spezie e adornatevi di quella sensualità tipica delle donne berbere.


mercoledì 1 maggio 2013

Insalata di polpo


Amo il pesce, adoro il suo gusto fresco e delicato, ottimo per infinite prestazioni, per antipasti, primi e secondi di classe.
Adoro il polpo in particolare, amo morderlo e sentire la sua tenerezza e il suo accarezzare il palato con quel sapore irresistibile.
L’insalata di polpo è sia un antipasto chic che un secondo estivo, da gustare in riva al mare con un vino bianco che ne esalta ancora maggiormente il sapore.

Ingredienti (per 2):
1 polpo
prezzemolo (circa 20 grammi già pulito)
succo di 1 limone
olio evo
sale
(aglio – a piacere)
foglie di alloro

Mettete a bollire  abbondante acqua salata con uno spicchio d’aglio (a piacere) e alcune foglie di alloro.
Quando l’acqua bollirà, tenendo il polpo per la testa, immergetelo 3-4 volte nell’acqua in ebollizione, prima di immergervelo completamente. 


Questo farà sì che i nervi si ammorbidiscano e la carne risulterà più tenera. Lasciate cuocere il polpo per circa un’ora o fino a che una forchetta potrà penetrare facilmente nella carne. A fine cottura lasciate il polpo intiepidirsi nella sua acqua di cottura, poi scolatelo e pulitelo. La pelle verrà via agilmente. 


Preparate il condimento unendo succo di limone, prezzemolo tritato, sale e olio e irrorate il polpo tagliato a pezzettini con questa salsina. Lasciate insaporire il polpo per almeno 10 ore in frigorifero, prima di gustarlo in tutta la sua delicatezza.
Morbido e gustoso, assolutamente delicato per aprire una cena con gusto e classe e dalle proprietà afrodisiache note fin dall'antichità. Considerato in passato fonte di peccato e lussuria e attuale simbolo di virilità il polpo resta in assoluto un piatto tutto da assaporare. Non vi resta che provare a resistere dunque...


Acciughe in salsa rossa e verde


Questo piatto è spesso utilizzato qui in Piemonte come antipasto o per una merenda sinoira stuzzichevole. Le acciughe possono essere servite su crostini di pane o con dei grissini artigianali e un vino molto corposo come Barbera o Dolcetto.
Possono essere utilizzate sia le acciughe sottolio che quelle da pulire, dipende naturalmente dal tempo che avete a disposizione.
Io non amo l’aglio e se il vostro intento è di servire queste acciughe prima di una notte bollente vi sconsiglio caldamente di aggiungerlo alla ricetta (io non lo aggiungo mai). Le vostre acciughe saranno altrettanto saporite e invitanti e non sentirete nessuna carenza di gusto. Le acciughe spingono a bere molto, quale alibi migliore per cadere ebbri l’una nelle braccia dell’altro?

Ingredienti:
50gr. di prezzemolo fresco già pulito (150gr circa di prezzemolo da pulire)
acciughe (2 vasetti)
circa un terzo di tubetto di concentrato di pomodoro
olio evo
mollica di pane (di circa mezzo panino)
aceto
(aglio - a piacere)

Tritate il prezzemolo utilizzando un coltello a lama liscia o il tritaprezzemolo. Cercate di tritarlo il più finemente possibile ma se anche risultasse spesso e grossolano andrà bene ugualmente. 



Bagnate la mollica di pane nell’aceto, strizzatela e riducetela in piccoli frammenti.


Mettete sul fuoco una casseruola, aggiungete l’olio evo, il prezzemolo tritato, la mollica di pane, il concentrato di pomodoro (e l’aglio sminuzzato se volete) e cuocete a fiamma bassissima per qualche minuto. 


Aggiungete altro olio fino a far diventare l’intingolo una crema che accoglierà le vostre acciughe (potete utilizzare l’olio presente nei vasetti delle acciughe sottolio). 


Quando la crema inizierà a sfrigolare spegnete il fuoco e aggiungete le acciughe, mescolando tutti gli ingredienti.
Occorre lasciar raffreddare le acciughe e riporle in frigorifero in un contenitore di vetro per almeno 24 ore di modo che prendano sapore.
Un antipasto rustico, ma carnale e dal sapore deciso e intenso che scalderà gli animi.
Siate pronti a spogliarvi…